giovedì 23 febbraio 2012

Cose dell'altro mondo

Per la serie "da quando ho letto High Fidelity non riesco più a vivere senza redigere liste", ecco a voi la prima parte di un nuovo elenco tutto da gustare: cose apparentemente inspiegabili che qui in Canada sono la norma.

Nota bene: in alcuni casi si tratta di critiche legate alla città di Toronto, in altri di magagne provinciali relative al solo Ontario, in altri ancora di autentiche disgrazie federali.

1. L'astruso funzionamento dei transfer sui mezzi pubblici, che mi lascia sempre pieno di dubbi, ma prometto di applicarmi e di cercare di capirlo di nuovo, per non incorrere nell'ira dei conducenti di streetcar.

2. I prezzi tax excluded, che ti riservano sempre amare sorprese al momento di pagare e anche nella migliore delle ipotesi ti riempiono le tasche di monetine che non riuscirai mai a sbolognare, se non... ad un distratto conducente di streetcar.

3. Il costo della vita, comunque scandalosamente alto rispetto ai vicini a stelle e strisce.

4. Le monete, rispettivamente nei tagli di 1, 5, 10 (chissà perché, più piccole delle precedenti), 25, 50 cent (introvabili, pare che i canadesi li conservino gelosamente per la loro rarità), 1 e 2 dollari. 5, 10 e 25 cent, in particolare, amano prodursi nel portafoglio in un'orgia di monete placcate in nichel e con dimensioni quasi uguali: non vi dico le file che creo abitualmente alle casse, mettendoci ore per cercare di capire cosa ho in mano o ravanando alla ricerca di improbabili monete da 20, retaggio dell'eurocent. La Bank of Canada deve sicuramente odiare i suoi cittadini per raffigurare la regina su tutte le monete, da un lato, e per scriverne il valore così in piccolo, sull'altro lato. Oltre al danno, la beffa: alcuni negozianti hanno anche la simpatica abitudine di infilare cent statunitensi nel vostro resto, tanto sono così piccoli che non ve ne accorgerete mai (vedasi anche punto 2).

[to be continued]

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